mercoledì 26 settembre 2012

IN RISPOSTA A "SAPERE O NON SAPERE"...

La domanda è della mia amica (ritrovata!) di sempre Germana...pensavo di dalre una risposta a"scavolo" come spesso faccio su FB, e invece è uscito un "discorsone"...Lo propongo, magari ne esce una bella discussione....!
E dunque l'interrogativo amletico pone la questione "sapere (cioè vivere consapevolmente) o NON sapere (cioè vivere come capita, nella "beada 'gnoranza" di don Buro)". E la mia risposta è stata la seguente.
Io in proposito non ho dubbi: scelgo di sapere, o come dici tu, cercare sempre di sapere il più possibile. E' chiaro, ci sono alcuni rischi e anche NON piccoli: uno ad esempio è che potresti soffrire di ciò che hai saputo... un altro è che potresti essere costretto a cambiare idea (e per una molto convinta delle proprie idee come me...!)e magari anche vita... un altro rischio è che potresti dover dire addio a qualcuno che ritenevi importante o peggio fondamentale... un altro, non secondario, è che potresti incappare, pur in buona fede, in notizie false... Il problema, cara Germana, è che secondo me, accettare tutti questi rischi non è nè troppo pericoloso, nè crea sofferenze così grandi da preferire gli anestetici del NON-sapere...la verità è che SAPERE e VOLER SAPERE per poter scegliere e nel nostro caso di mamme anche per poteer provare a educare comporta IMPEGNO: è faticoso leggere 4 o 5 giornali al giorno, spulciare il web, conffrontarsi con gli altri per districarsi  tra notizie e opinioni, è faticoso sedersi e ascoltare il partner che ti spiega perchè gli rode il culo e ti sta trattando male, è faticoso stare lì a cercare tutte le versioni di una storia per non far finire un'amicizia, è faticoso andare a cercare Dio e soprattutto mettersi in contatto con Lui e provare ad aprirci un dialogo, è faticoso leggere libri dei tuoi autori NON preferiti, è faticoso mettere nel lettore un cd di musicisti che ancora NON conosci...................MA, ALTRIMENTI TU, ONESTAMENTE, LA CHIAMERESTI "VITA"???????????

...TO LOVE AND LIVE FOREVER IN EACH OTHER HEARTS...

Calvino apre le sue famosissime "Lezioni Americane" con la LEGGEREZZA come prima regola di un'opera d'arte...la leggerezza NON tanto nei contenuti, quanto nei MODI e nei TONI dell'epressione...ieri ho ritrovato nei magazzini della mia memoria questa meravigliosa canzone dei Queen... EBBENE: è a tutti gli effetti una preziosa opera d'arte che unisce alla soavità della musica, l'ironia dei travestimenti nelle immagini e un messaggio appassionato d'amore nel testo...

mercoledì 19 settembre 2012

LA MIA CUCINAAAA!!!!!!!!

...E COME POTEVA MANCARE sul blog de La Mia Vita In Collina uno dei miei passatempi preferiti???????

Qui troverete sopratutto esperimenti più che ricette (tipo il frutto del duro lavoro di anni e anni di STRATEGIE MISTERIOSE per propinare le verdure a mio figlio Cristiano)...
Troverete i tentativi di utilizzare sempre gli ingredienti migliori, più sani e naturali (che ci hanno portato, ad esempio, alla decisione di cominciare ad AUTOPRODURCI l'olio extra vergine di oliva...)
Troverete suggerimenti, alternative e accorgimenti per ritornare ad una cucina più antica e sana che sia un vero e proprio TOTAL STYLE OF LIFE (si spende meno, si imparano tutte le differenze del gusto e delle stagioni, si impara a rispettare l'ambiente, si mangiano più varietà di cose, si impara "giocoforza" a cucinare a riciclare e a non sprecare, si CAMPA di più e meglio!!!!!!)
Troverete foto e aneddoti sul cibo, la cucina e il mangiare...che sono sempre tra le cose piacevoli della vita!
Qui troverete soprattutto.... la VERA eredità di mia nonna, una donna che ha avuto due grandi maestre in cucina: la FAME (è vissuta attraversando due dopoguerra,inframezzati da una guerra, in un piccolo paesino della provincia umbra...) e la POVERTA' ( se la mettevi in mezzo a un prato, lei sapeva dirti i nomi, gli usi e come era meglio cucinare TUTTE le erbe che c'erano dentro...e non perchè avesse studiato botanica!!!).
Buon divertimento e appetito!


VORREI ESSERE


A volte vorrei essere
aria fresca della sera
o anche brina
del primo mattino
per confondermi
nella bellezza del paesaggio
e scomparire qualche ora
nell'orizzonte spezzato
delle colline della mia vita.
 

martedì 18 settembre 2012

L'EREDITA' DEL NOVECENTO


Le PAROLE sono spogliate da qualsiasi connotazione fisica, risultano solo come PURO SIGNIFICANTE.  Svuotate da tutto ciò che è indicativo, descrittivo, naturalistico; completamente levigate, cristalline.
I poeti perfetti ci hanno tolto tutto: le nostre poesie non vogliono dire più niente agli altri: non valgono allo stesso modo per il lettore. Non valgono per una comunicazione diretta tra autore e lettore ("la poesia è di chi gli serve", diceva Massimo Troisi ne "Il Postino").
Tutto resta dentro. Come in un quadro di Mirò.

Scrittura e lettura SILENZIOSE: quasi un OSSERVARE la parola, senza pronunciarla, solo facendola risuonare nella mente, quasi che, se la pronunciassimo...si DILEGUASSE, sparendo per sempre dal vocabolario e disperdendosi.
Questa è per me l'eredità del Novecento (secolo, forse, fin troppo rumoroso)

martedì 4 settembre 2012

NUOVA STAGIONE per La Mia Vita in Collina...

...l'estate porta consiglio (...ma non era "la notte"????) e il primo fra tutti è stato quello di cambiare "veste" al blog...un po' perchè si cresce, un po' perchè questo blog per me sta diventando molto importante.
Racconta Stephen King (qualcuno lo ricorda??? ; ) ) in un suo vecchio libro sulla scrittura, ON WRITING, appunto, che dopo essere diventato famoso gli capitava molto spesso di incontrare gente, che gli diceva "che figo, eh, anche io avrei sempre voluto scrivere qualcosa..." e puntualmente King un provava un inspiegabile sentimento di "fastidio e "disagio" ("ma perchè se ti sarebbe sempre piaciuto farlo, semplicemente non lo fai, anzichè venirlo a dire a me?!")...finchè un giorno realizzò che il suo sentimento era dovuto al fatto di trovarsi  di fronte a persone superficiali, opportuniste...perchè se non lo avevano ancora fatto voleva dire solo UNA cosa:  che non era assolutamente vero che lo "avevano SEMPRE voluto fare", in effetti non era poi una priorità così grande, se alla fine avevano deciso di non farlo... e di continuare a vivere senza ...scrivere!
Ecco, per un certo numero di anni io ho vissuto scrivendo DI TUTTO (articoli sul giornale del quartiere, della parrocchia, della scuola, diari personali, testi di canzoni, racconti, poesie, scenette per bambini, lettere alle amiche e/o al fidanzato...) perchè a me "è sempre piaciuto scrivere"...poi per quasi un decennio ho fatto come quelle persone che Stephen King incontrava e detestava e ho vissuto in modalità "COME SE", ovvero quanto sarebbe stato bello poter scrivere...e ho aggiunto anche un'altra serie di BELLE SCUSE, del tipo "ad averne il tempo" oppure "se ci fosse qualcuno interessato a leggermi" oppure "se avessi le giuste conoscenze nelle case editrici" oppure "se non mi fossi sposata a 24 anni e a 26 anzichè cambiare pannolini e cercare un cazzo di lavoro per mantenermi, cercare un giornale presso cui fare esperienza"...
La VERITA' è che io ho vissuto questi anni come se per poter SCRIVERE ci volesse una qualsiasi ALTRA condizione che non sia lo scrivere stesso...per poi scoprire a un certo punto che aveva ragione (come quasi sempre, del resto!) Stephen King...

Il blog si è arricchito anche di alcuni strumenti: quello già in funzione è la sezione "PAGINE" in alto a destra che divide i post per ARGOMENTO, così è più facile trovare ciò che interessa...altri sono in arrivo...!!!!